VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Eidola
Sonora
A cura di Emilio Piccolo



Pietro P. Daniele - Emilio Piccolo
Fossero le parole - Allora s'ha essere crudeli

   
 
  1. Fossero le parole
  2. Allora s'ha da essere crudeli
  

 
1. Fossero le parole

  Fossero le parole ombre solide
  che alle mani sfuggono

  e solo con gli occhi si toccano
  per affinità sostanza ed attributi
  che scivolano d’ogni parte
  di sogni appesi ad essiccare
  in cima ad un integrale
  o dentro al miocardio pulsante
  dove la vita s’aggruma
  in un punto solo di lucido soffrire
  così per provare se mai
  a costruirsi un destino o una passione
  destino o passione ci voglia
  che raschi nel fondo
  o il bulino sapiente del dio nascosto
  che impasto ci volle di terra e di sogni
  e terra e sogni fossero le parole
  col senso e il fiato che hanno
  mentre continua il ritmo tranquillo dei mattini
  e la deriva dei continenti
  e cinque sensi sono pochi
  e ci vorrebbe la lama di buñuel o la merda di artaud
  per restituire alle cose il loro spessore
  fossero le parole
  tra un cogito un algoritmo e un’erezione
  a convincerci che cibo noi siamo
  per gli dei e per i venti
  o che nel budello buio del desiderio
  altre parole ci sono e gesti e sensi scoperti e vivi
  che a toccarli ci vuole
  tutto il dolore che ci vuole
  a toccare il corpo antico della specie
  l’occhio fuoruscito dall’orbita
  i gangli al calor rosso del cervello
  e occhi e gangli e dolore scoperto e vivo
  fossero le parole cortocircuito tra l’infinito e il qui
  ed ora che pigro s’avanza un destino
  fatto di beltà da rigattiere
  di bandiere rosse in disuso
  di bretelle gabbani e ciberspazio
  e occorrono passioni sconce e gentili
  che montino senza pudore
  dal cuore e con lo sperma
  e cuore e sperma e senza pudore
  fossero le parole

  ma anche così,
  che bello se tu mi parli
  se mi dici ti amo

  2. Allora s’ha da essere crudeli

  Allora s’ha da essere crudeli
  nei giorni dispari e nelle feste comandate
  nelle notti di luna piena
  e nei giorni d’azzurro levigati
  quando solo risposte s’ha da dare
  risposte pertinenti
  risposte d’elisione
  semplici affermazioni d’esistenza
  risposte per elusione e per nascondimenti
  risposte a chi ti chiama
  risposte monotone a chi t’invita
  risposte sempre e comunque

  pausa due punti e a capo

  ma io avrei altre cose da dire
  che la notte mi duole l’uccello
  che la notte parlo con i morti
  che il giorno vedo attraverso i muri delle case
  che sono il ragazzo più cattivo del west
  che ammazzo le mosche spezzandogli le ali
  che mordo cavalli innocenti e rubo caffettiere
  sequestro giraffe venute in italia a vendere camicie
  che mi piaccono le mogli degli altri per esempio
  e preparo attento agguati alle formiche
  che sogno di ammazzare il papa
  mentre gioca a ramino con l’amante
  oh sì che s’ha da essere crudeli
  senza guadagno
  tanto per fare disastri
  tanto per sfidarlo l’onnipotente
  che un giorno si ricordi di te
  fra un mondo e l’altro
  e ti riversi addosso montagne di dolore
  ché la preghiera è una domanda senza risposta
  ed io le voglio le risposte
  ti nichilisco, brutto stronzo,
  e ti niferno e ti spappolo
  la milza ed i garetti
  ma una risposta, cazzo,
  deve pure esserci
  che non sia la pioggia e il sole
  e il terremoto
  risposte traverse
  risposte senza palle
  ché sono stanco di mostrare
  nella vita intera
  quel che sono
  e che ci sono

  avrei altro da dire, se lo permetti,
  che questa specie è andata a male
  che è crudele senza sugo
  perché tormenta solo per guadagno
  è crudele a tempo pieno
  mai che distrugga per pura gioia

  e allora oggi facciamo saltare una montagna
  perché ci sta sulle palle
  perché è grossa
  allora oggi i francesi li distruggiamo tutti
  perché ci hanno le ostriche più buone
  ci hanno l’erre moscia che è un fastidio immenso

  perché si è cattivi anche di più
  quando si fanno progetti di salvezza
  e di magnifiche sorti e progressive
  perché si è paraculi e lo si tace
  perché non c’è teoria e non c’è idea
  se non il gusto di veder l’altro che soffre
  e allora siamo crudeli così
  per scapataggine
  senza morali senza scritture indegne
  perché la scrittura la pelle e le palle ci toglie
  e i sentimenti
  e svuotati ci lascia come mummie
  buone per i musei e per i premi
  per le previsioni del tempo
  e per la cabala

  gli assassini sono
  i più gentili in ogni luogo
  sai
  e i più indifesi fra gli animali
  quelli che hanno torto sempre
  gli attori più eccessivi
  e meno pagati dopotutto
  del pari, amore, i poeti
  pervengono al caos dei sentimenti
  in maniera del tutto neutrale

  Lettura di Enzo Salomone e Ottavio Costa
  da Les arrangements, Dedalus, 1998


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