VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Eidola
Sonora
A cura di Emilio Piccolo


Francesco Muzzioli
Mesopotamia dreaming
La favola capovolta

   

Lo spirito del sogno (Prologo)
Il potere (canzone del califfo)
Sher
Nel mercato
Il tappeto volante
Macello celeste
Sher
Qui, anche la musica è capovolta!
I sette spiriti della guerra
Fuoco amico
Sher
Come andò la storia
Lo spirito del risveglio (Epilogo)
 

Lo spirito del sogno (Prologo)

troppo infelice
realtà non piace
stando ai si dice
c’è poca pace

è troppo truce
star sulla croce
tristezza induce
non aver voce

e chi è capace
d’esser precoce
se in sottospecie
vita ’l riduce?

nel sogno invece
il brutto tace
e fare lice
perfino il duce

è l’illusione 
propria al gregario
esser padrone
immaginario

a prova si prenda
un qualunque ente
sire si renda
dell’oriente

tu!
sognerai senza alcuna cerimonia
di essere principe di Babilonia

Ascolta

Il potere (canzone del califfo)

potere di fare, potere di dire
potere di indire, potere d’affare

potere aggredire, potere esaudire
potere arraffare,  poter trionfare
potere sbafare, potere ronfare
poter impedire, potere bandire
potere truffare,  potere tradire

potere portento, quel po’ po’ di potere

a talento ne godi
qualunqui i metòdi
potere assoluto
che giunge violento
allo scopo voluto
e che chicchessia
ti dà in signoria

potere patente, quel po’ po’ di potere

qui ti voglio: è mantenerlo
il problema: messi in riga
con gli sgherri, resta sempre
una remora mentale
che non tocca la violenza:
il poter per quanto immenso 
ha bisogno del consenso

potere impettito, quel po’ po’ di potere

perciò ora mi camuffo in bassa classe
da mendico e girando per le strade
saprò che cosa pensano le masse
di me... il califfo: se per caso scade
la mia immagine auratica o se splende
e spande: sol così potrò sapere
quanto reale sia il mio potere

potere ipotetico, quel po’ po’ di potere

Ascolta

Sher
Del raccontare

scelgo tra tante storie vecchie quella del re in mentite spoglie
che va traversando le soglie di moschee bazar catapecchie

allo scopo di verificare cosa pensi del suo sovrano
qualsiasi suddito umano mercante prete comare

ma la risposta è sempre buona a fare andar avanti una storia
che dia una traiettoria al se stesso in terza persona

popolare faccenda è certamente il racconto
lo capisce anche un tonto non c’è chi non ne prenda

il narrare è cosa ambita Sherazade ve l’assicura
perché vi cura e vi allunga la vita

Ascolta

Nel mercato

L’oste

Metti le carte in tavola 

Mille e una botte

Versa qua
troverai la verità
 

“Ci dica: cosa pensa del califfo?”

Un mercante

Il sultano? io l’amo
il califfo? lo stimo
nella misura in cui abbassa 
l’aliquota della tassa:
ma se l’altro balzello
s’alza di conseguenza
non è più bello
esimia mia eccellenza
di quel che dice il califfo
io me ne impipo;
se la verità voglio
do la parola al portafoglio
 

Una donna

velata o velina
per uso o per moda
è sempre la donna
moneta vivente 
che in sé non è niente
che chiude la rima
che regge la coda
a supporto del ruolo
del gran cetriolo
del coso martuffo
finché non mi stuffo
e sopra ci biffo
foss’anche un califfo
 

Il prete

può fare quello che vuole
figuriamoci: io non ci metto bocca
però se tocca
cose di fede
aborti, insemine artificiali, nozze froce
allora nuoce
e alzo la voce
cristo o allah
questo non va
s’apra la via
la teocrazia!
 

pentola bolle
favola folle

La California attacca il califfo

sogno Mesopotamia
e un giorno io verrò…

Ascolta

Il tappeto volante

non voglio sentir altro
a vedere dall’alto
sul magico tappeto
m’elevo e mi sublimo
quassù rimango il primo
e resto sempre lieto
né mai più mi ribalto
rifatto agile e scaltro

però sta attento,
se il tappeto corre,
che non finisca addosso ad una torreeeeeeeee…

Ascolta

Macello celeste

Anatema al satana, al diavolo che violò volando i sacri acri con catastrofe stratosferica il missile dell’altissimo dagli infuocati calibri insegni o signore non impunito il punto stermini le termiti, i rabbiosi barbari, le belve ribelli, che turpi bruttano, quei gravi gracchianti massacri a man bassa interi territori di potenziali malintenzionati – sospendere garanzie che fa? la democrazia è la nostra – invada i vandali e li stupisca tutti con lo sbarco dell’ambaradan straripante d’ogni parte li abbagli e sbaragli con l’epifania dello sfacelo li atterri nel terrore, che seminano loro, i nemici vili del civile lievito, cioè di noi home boys li sgangheri quei briganti fino alla fine del potere del tempo li percuota e scoperchi la follia della forza senza pensare a conseguenze vento vindice, bruciante ebbrezza, che fa la resistenza deserto macello celeste, castiga gli scellerati e annientali che hanno osato sabotarci arrostiscili nello strazio di tormenti tremendi

la sicurezza assoluta esige gesti drastici e drammatici
piazza pulita  

Ascolta

Sher

incubo è divenuto il sogno
si popola di fantasmi
emersi dai miasmi
nell’ansimo del fondo
del “bravo nuovo mondo”

schizzano vie le scorie
si sbrindellano le storie

Ascolta

Qui, anche la musica è capovolta!

Ascolta

I sette spiriti della guerra

Primo spirito (o della lampada proibita)
Certo, fu un desiderio
un po’ forte a sentirlo
ma, Spirito serio,
mi affrettai ad esaudirlo.
Gliene diedi a barili
di quell’arma letale
un po’ meno civili
non sarà poi un gran male.
Nega adesso il rio
baro matricolato
ma saprò bene io
quel che cazzo gli ho dato!
 

Secondo spirito (o della minaccia inutile)
Pena di morte
per i kamikaze!
 

Terzo spirito, gregario (o le nostre ragioni)
Cominciamo subito: c’è l’oro nero
poi: c’è da affermare l’impero,
ancora: per tirar su il morale
non ultimo: per svuotar l’arsenale
dopo: per aiutar l’alleato contro chi lo minaccia
un altro: per dare un avvertimento a quelli gialli in faccia
un altro motivo ancora pare che sia
regalare ai selvaggi la democrazia;
ma anche se non ci fossero tutte queste ragioni
la cosa è che dietro al treno debbono andare i vagoni
 

Quarto spirito, burlone (o quel giorno alla FAO)
Non si scherza signori
brutta bestia è la fame
fa venir dei languori
senti dentro le lame
che se penso ai poveri
neri spettri sottili
certo inerti ed apatici – mi consenta
però nostri simìli – via
mi si stringe... la borsa?
no... ho qualcosa di umano!
e sono anch’io d’accordo
di dargli una mano.
Ma adesso dopo aver fatto
tutto quel che potevam fare
la miseria mette appetito:
andiamo a mangiare!
 

Quinto spirito, torturatore (o la piramide)
Nella piramide
che male c’è?
Uno sull’altro
corpi impilati
con bei sacchetti
coperti i capi
– un quadro plastico
di Body Art –
degno di mostra
al Gugenheim.
Tutti ridevano:
che male c’è?
Se un cane atro
gli ringhia e morde
se invece all’uomo 
metto il guinzaglio
che poi la lingua
si sciolga o no 
l’alto comando
così ordinò
fottili pigiali
spremili sbattili
smerdali sputali
ammorbidiscili
macché tortura
macché tormento
è un godimento
da club privé
nella piramide
che male c’è?
 

Sesto spirito, diviso in due (o i  giocatori)
mi gioco le elezioni che prima non c’erano
rispondo che non valgono la distruzione, l’invasione, il disprezzo del parere contrario di tutto il mondo 
mi gioco la lotta al terrorismo, su cui tutti concordiamo 
rispondo col pullulare degli attentati e dei sequestri, che prima non c’erano: quanti sono i morti della pace?
mi gioco le autonomie, prima conculcate
 e io mi gioco il fondamentalismo, che prima non c’era
mi gioco un feroce tiranno abbattuto
 e io chiedo chi ce l’aveva messo
mi gioco la missione pacificatrice
 rispondo con la mortificazione del ruolo delle nazioni unite
mi gioco la meta di un mondo sicuro
 mi gioco il sicuro tramonto del mondo
 

Settimo spirito, pratico (o i 40 ladroni)
40 ladroni per 30 denari
il succo della guerra sono gli affari

la guerra è finita? (oh no!) la disgrazia incombe
scusate ma sono fabbricante di bombe

40 ladroni per 30 denari
vanno a braccetto la guerra e gli affari

come liquore non sarà egregio
ma ci piace fare il pieno di greggio
lo vogliamo con qualsiasi mezzo
la guerra non è un eccessivo prezzo

40 ladroni per 30 denari
senza la guerra non ci sono affari

quel che si è distrutto poi va ricostruito
e se ci son fondi l’appalto è gradito
per quanto mi riguarda la guerra è come il vento
è il momento magico del rinnovamento

40 ladroni per 30 denari
è chiaro che la guerra fa bene agli affari

non siamo sciacalli siam solo cronisti
rendiamo notizie i fatti più tristi
la guerra crudele attenua la zampa
se dietro ha la tele insieme alla stampa

40 ladroni per 30 denari
insieme alla guerra facciamo gli affari

la torta si sa non c’è mai per tutti
e a far affari in guerra sono i farabutti
non fidarti di nessuno di pietà fa senza
è una vera battaglia la concorrenza

40 ladroni per 30 denari
la guerra continua anche negli affari
 

Ottavo spirito, aggiunto (o uno che non è mai contento)
se fosse così: che alla guerra si oppone la pace
che solo il peggio del peggio abbia nome d’orrore
elimina quello e d’incanto il resto è normale
e del quotidiano conflitto comunque si tace
la guerra-esorcismo lo vedi è proprio così
se marciano i centri sociali insieme alle suore
si specchia in fondo al bicchiere il cocktail mentale 

Ascolta

Fuoco amico

Il fuoco è amico
Il fuoco è amico
Il fuoco è amico
Il fuoco è amico, il fuoco è amico, il fuoco è amico

Ripeti: il fuoco è amico
Com’è il fuoco? amico!

ti scalda la casa
ti cuoce la pasta

Il fuoco amico
Il fuoco amico
Il fuoco amico
Il fuoco amico (ripete ad libitum)

Pensa se era nemico...
 

Ascolta

Sher

il sogno è tutto scuro
si è rotto in mille pezzi
è pieno di voci discordi

dico i miei versi mezzi
a un pubblico di sordi
oppure parlo al muro?

Ascolta

Come andò la storia

(la storia è storia / la storia sta / la storia è scoria / la storia è stata / la storia sa / la storia è statica / la storia è estrema / la storia è strabica / la storia è stupida / la storia è boria / la storia strepita / la storia sfatta / la storia sferica / la storia spuria / la storia spa / la storia è morta / la storia morsica / la storia emerita / la storia merda / la storia medita / la storia mah)

non fila non quaglia non termina già
non si sa dove va
 

a sufficienza visto l’andazzo
se ne tornava al suo palazzo

“sull’attenti guardia!
baciami i piedi
sono tornato
sono il califfo
che non lo vedi?”

sbotta il piantone
e lì lo stoppa
“brutto coglione
ce n’è una frotta

folli mitomani
dicono tutti
–io so’ ’r califfo!
se proprio insisti
insieme agli altri
sarai rinchiuso”
(e gli ride sul muso)

“peggio di tutti sta quello vero!”
come? ma chi?
non ero io?
“da dove arrivi
che non sai un tubo?
fatto ha un conflitto
contro l’impero
disfatto in fuga
dentro una buca
l’hanno beccato!”

Come è possibile?
ma io chi sono?
chi è il califfo?
ora ricorda!
sarà quel sosia
messo al suo posto: 
meglio telare
alla chetichella
lasciare quello
sotto processo
(è in tutto uguale
solo in più ha un neo)
meglio mendico
ma in libertà

(sebbene oggi
in Mesopotamia
la capovolta,
la libertà
non valga un soldo)

(la storia è storia / la storia sta / la storia è scoria / la storia è stata / la storia sa / la storia è statica / la storia è estrema / la storia è strabica / la storia è stupida / la storia è boria / la storia strepita / la storia sfatta / la storia sferica / la storia spuria / la storia spa / la storia è morta / la storia morsica / la storia emerita / la storia merda / la storia medita / la storia mah)
 

Ascolta

Lo spirito del risveglio (Epilogo)

Non serve a niente un sogno fatto troppo
come il reale: con un passo zoppo
che mette addosso pena: non è un dono
ma un intoppo: basta
ad antidoto il suono con me ripeti:

sogno scompiglio
travaglia-regno
ragno di tiglio
soglio di legno
caglio maligno
senza rigoglio
taglio di ghigno
grumo di scoglio
forma di raglio
mio rimasuglio
segno pietrigno
raschio di foglio
grugno di stagno
rimando e voglio

forse è meglio
se mi risveglio

Ascolta


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