Vico Acitillo 124
Poetry Wave

Recensioni e note critiche

Sull'ispirazione e lo scrivere
di Sergio Lambiase
 

 

Quando è che l’ispirazione è più diretta e profonda?
Di notte viene di dire, giacché essa è profonda come la notte.
Ma è sempre così, non può essere che così?
E’ una domanda che pongo ai poeti, è una domanda che mi pongo.
Leopardi scrive di notte i suoi Idilli?
E’ l’insonnia a suggerire a  G. P. Lucini la lirica Un tisico alla luna?
Trovo in Blanchot queste riflessioni che Kafka faceva all’amico Max Brod:
“Ma che ne è di questo fatto stesso: essere poeta?
L’atto di scrivere è un dono, un dono silenzioso e misterioso.
Ma il suo prezzo? Nella notte, la risposta scoppia sempre davanti ai miei occhi
con un’abbagliante chiarezza: è il salario ricevuto dalle potenze
diaboliche che abbiamo servite…
Ma forse c’è ancora un altro modo di scrivere?
Per me, io non conosco che questo, in notti dove l’angoscia mi
tormenta al limitare del sonno”.
        Il giorno o la notte, dunque?
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Immagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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