Vico Acitillo 124
Poetry Wave
 
 

Recensioni e note critiche
Risvolti n. 6
di Antonio Spagnuolo


“Risvolti” – quaderni di linguaggio in movimento N° 6 – si apre con un interessante e notevole omaggio a  Patrizia Vicinelli, una poetessa forse poco valorizzata dai critici e poco conosciuta dal pubblico dei non addetti ai lavori. 

E’ lo stesso Giorgio Moio – animatore e agguerrito sostenitore di questa rivista, che egli propone come pagina di un “linguaggio alternativo (che non si intenda quale velleitaria ricerca del nuovo, me continuo incontro-scontro con l’esistente, fino a volte a giungere all’incomunicabilità, che è molto meglio di un ipnotismo letterario che gira attorno ad un tema senza dire nulla)” – che apre il numero sottolineando l’occasione offerta per poter gustare , grazie anche all’impegno di alcuni collaboratori, fra i quali Arrigo Lora Totino, alcuni inediti della poetessa, nata a Bologna nel 1943 e morta nella sua città nel 1991.”Autrice strenuamente sperimentale – scrive A. Lora Totino – che se ne infischiava se la ciambella a volte non riusciva col buco, tanto, più presto che tardi, sbucava da un’altra parte o su un altro palcoscenico, da grande performer qual era, aspetto questo non secondario e da non trascurare.”

Le pagine in omaggio riportano interventi vari di Carlo Bugli, ottimo collage fotografico nel subbuglio della narrazione, Luciano Caruso,  sempre perfettamente coerente alla sua magica “firma”, Pasquale Della Ragione, Giorgio Moio, con una “memoria” dal ritmo incalzante, Marisa Papa Ruggiero, con una “visiva” (wandering in the wave – vagabondaggio nell’onda) ove l’onda è intrappolata fra la scrittura entro una ragnatela, con ben evidenti due labbra femminili, a rammentarci (spero) che il “bacio” dell’ “amore” è sempre il miglior suggello per l’esistente. Felice Piemontese, stringato nel suo rammemorare cose, e luoghi, e gesti, e parole in un mosaico colorato, che ci viene incontro attraverso il racconto.
D

a non perdere (anche in questo numero) la rubrica “Argomenti”, nella quale Giorgio Moio continua il suo dettagliato e preciso “excursus” attraverso gli eventi culturali che caratterizzarono le riviste nate a Napoli da “Documento Sud” ad “Oltranza”. Egli ritorna con attenzione e capacità singolare sulla produzione degli autori che dettero vita e sostanza alle riviste dal 1958 al 1995, spulciando e riproponendo alcuni testi “esemplari”.

Risvolti, infine, propone una ricca antologia di poesie con ancora Luciano Caruso, e Sergio Cena, Vitaldo Conte,  Arrigo Lora Totino,  Federica Manfredini, Giancarlo Pavanello, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, William Xerra, Giovanni Fontana Jacques Rey, Giacomo Scalabrelli (questi ultimi tre / e non ultimi) presentati da Eugenio Lucrezi.

L’area in cui si annida la “poesia” non è per me giammai un’area definibile e circoscritta. Il poiein , il creare, è sempre un lavoro che arricchisce e affatica, portando l’individuo oltre le soglie del dicibile e dell’onirico. Se è nel subconscio che si cela il non detto, sottraendosi ad ogni forma e ad ogni freno, la parola si produce e si rinnova travolgendo sia lo stato di veglia che le parentesi del sogno. La poesia quindi coincide con L’Eros e in esso si identifica per quella forza necessaria ad interrompere il sopraggiungere di Thanatos.

Oggi che sempre più il grosso pubblico si allontana dalla cultura cerchiamo di accostarci al lettore, stimolando la sua curiosità e le sue nascoste capacità di intendere, con il semplice “gesto” della “poesia”.
                                                                     

4 luglio 2001


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Immagine:
Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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Otto Anders