VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
I poeti di Otto Anders


Charles Bukowski

   
1. Belve che balzano attraverso i secoli
2. Be', è proprio così che stanno le cose
3. Una poesia che non è urgente
4. Va bene così
5. Se ne va un grande
6. Grazie
7. Una poesia qualsiasi



1. Belve che balzano attraverso i secoli

Van Gogh che scrive al fratello mandami dei colori
Hemingway che prova il fucile da caccia
Coline medico fallito
l'impossibilità di essere umani
Villon sbandito da Parigi perché è un ladro
Faulkner sbronzo nelle fogne della sua città
l'impossibilità di essere umani
Burroughs che ammazza la moglie con la pistola
Mailer che la accoltella
l'impossibilità di essere umani
Maupassant impazzito mentre fa canottaggio
Dostoevskij messo al muro per la fucilazione
Crane gettato da poppa di un battello addosso all'elica
l'impossibilità
Sylvia con la testa dentro al forno come una patata arrosto
Harry Crosby che salta dentro il Sele Nero
Lorca assassinato per la strada dalla milizia spagnola
l'impossibilità
Artaud seduto sulla panchina di un manicomio
Chatterton che beve veleno per topi
Shakespeare scopiazza
Beethoven con un cornetto acustico nell'orecchio
l'impossibilità l'impossibilità
Nietzsche completamente pazzo
l'impossibilità di essere umani
troppo umani
questo respiro
dentro e fuori
fuori e dentro
questi degenerati
questi vigliacchi
questi campioni
cagnacci matti della gloria
spostano questa briciolina di luce verso di
noi
nel modo più impossibile.

Traduzione di Tiziano Scarpa

2. Be', è proprio così che stanno le cose

Certe volte quando tutto quanto ha l'aria di un
disastro
quando tutte le cose si mettono a cospirare
a guastare
e le ore, i giorni, le settimane
gli anni
assomigliano a carta straccia -
stiracchiato per bene sul mio letto
al buio
con lo sguardo fisso sul soffitto
mi passa per la testa una cosa che a tanti sembrerà una
pensata abominevole:
tutto sommato non è male essere
Bukowski.

Traduzione di Tiziano Scarpa

3. Una poesia che non è urgente

questo tipo mi scrive che
gli pare di non sentire più l'
"urgenza" nelle mie poesie
di adesso
rispetto a quelle di una volta.

bene, mettiamo che sia vero,
perché si è messo a scrivermi
una cosa del genere?
ho reso le sue giornate
meno
perfette?
può
darsi.

d'accordo, anch'io mi sono sentito
deluso
da qualche scrittore
che un tempo consideravo
poderoso
o
almeno
maledettamente
bravo
ma
non mi è mai passato per la testa
di scrivergli per
rendergli noto che dalle sue parti
avvertivo una certa puzza di
morte.
mi è sempre sembrato che la miglior cosa
da fare
fosse nient'altro che continuare a pestare la tastiera
per conto mio
e lasciar morire
chi sta per morire
come sempre hanno fatto
tutti

Traduzione di Tiziano Scarpa

4. Va bene così

magari sto impazzendo, d'accordo,
ma queste poesie continuano a salirmi sul cocuzzolo della
testa con sempre più
foga. adesso
dopo gli oceani di alcol che ho
fatto secchi
solo il logoramento sembrerebbe
la mia giusta ricompensa mentre continuo a
prosciugare - intanto
i manicomi, i bassifondi e i camposanti sono
pieni di gente della mia
risma -
lo stesso ogni notte appena mi siedo a questa macchina
con la mia bottiglia
le poesie divampano e balzano fuori, di
continuo - barrendo di gioia per il
loro disinvolto vigore: 65 anni
di danza - la bocca mi si storce in una
smorfietta
mentre questi tasti continuano a spartirsi
l'energia poderosa di un miracolo strabiliante strabi-
co.

gli dei sono stati buoni con me, questo mio
andazzo avrebbe potuto stroncare
un bue
e io non sono
un bue.

me ne sono accorto subito, è
chiaro, che qualcosa di strano
mi rosicchiava dentro

ma non mi ero mai sognato
una fortuna così
questo colpo di
grazia assoluta

la mia morte al massimo sembrerà
un
ripensamento.

Traduzione di Tiziano Scarpa


5. Se ne va un grande

l'unico scrittore vivente che ho conosciuto e che ho ammirato
davvero era lui, quando l'ho conosciuto stava
morendo. (in questo gioco delle parti ci imbarazziamo a elogiare persino quelli
che se la cavano alla grande, ma non ho mai avuto questo
problema con J.F.)
sono andato a trovarlo più di una volta all'
ospedale (non c'era mai nessuno
accanto a lui) e sulla soglia della stanza
non ero mai sicuro se stesse dormendo
oppure?

"John?"

se ne stava lì su quel letto, cieco
amputato:
diabete
all'ultimo stadio.

"John, sono
Hank..."

lui rispondeva e allora chiacchieravamo per
un po' (ere lui che parlava, io stavo ad
ascoltare; dopo tutto, era il nostro mentore, il nostro
dio):

Chiedi alla polvere
Aspetta primavera, Bandini
Dago Red

e tutti gli altri libri.

finire a Hollywood a scrivere
sceneggiature
ecco cosa l'ha
ucciso.

"la cosa peggiore", mi disse,
"è l'amarezza, le persone muoiono talmente
amareggiate."

non era amareggiato, lui, anche se ne
aveva tutto il
diritto...

al funerale ho
conosciuto parecchi suoi colleghi
sceneggiatori.

"scriviamo qualcosa su
John", ha proposto uno di
loro.

"non credo che ce la farei", ho detto
di fronte a tutti.

e, ovvio, loro non si sono mai sognati di
farlo.

Traduzione di Tiziano Scarpa

6. Grazie

ci sono quelli che vorrebbero che continuassi a scrivere di puttane e
sbronze.

altri che dicono che quel tipo di cose li fa
vomitare.

be', io non sento la mancanza delle
puttane

anche se ogni tanto questa o quell'altra ci
prova
a scovarmi.

non saprei se gli mancano i bicchierini e
quel po'di soldi che gli ho dato

o se sono rimaste ammaliate da come
le ho rese immortali con la
letteratura.

sia come sia, adesso se riescono a
trovarlo devono fare festa
a sbafo
con qualcun altro.

- quelle carissime piccine non se lo immaginavano
neanche...

e nemmeno io mi immaginavo
che quelle orribili notti di scenate
sarebbero diventate il mio mangime

roba che persino
Dostoevskij
non se le sarebbe lasciate
scappare.

Traduzione di Tiziano Scarpa


7. Una poesia qualsiasi

Dato che avete sempre voluto
saperlo eccomi che mi accingo ad ammettere che non mi è mai
                                         [piaciuto Shakespeare, la Browning, le
sorelle Brontë,
Tolstoj j il baseball, le estati al mare, la lotta
greco-romana, l'hockey, Thomas Mann, Vivaldi, Winston Churchill,
                                                                                                                     [Dudley

Moore, il verso libero,
la pizza, il bowling, le Olimpiadi, i Tre Stooges, i fratelli
Marx, Ives, Al Jolson, Bob Hope, Frank Sinatra, Topolino,
la pallacanestro,
i padri, le madri, i cugini, le mogli, le amanti (comunque fra le due
meglio queste)
e non mi piace Lo schiaccianoci, i premi Oscar, Hawthorne,
Melville, la torta di zucca, Capodanno, Natale, il Primo maggio, il
Quattro di luglio, il giorno del Ringraziamento, il Venerdì Santo, gli Who,
Bacon, il Dottor Spock, Blackstone e Berlioz, Franz
Liszt, i pantacollant,
i pidocchi, le pulci, i pesci rossi, le piattole, i ragni, gli eroi
di guerra, i voli spaziali, i cammelli (non mi fido dei cammelli) o la
Bibbia,
Updike, Erica Jong, Corso, i baristi, i moscerini della frutta, Jane
Fonda,
le chiese, i matrimoni, i battesimi, i notiziari, i cani
da guardia, i fucili calibro 22, Henry
Fonda
e tutte le donne che avrebbero dovuto amarmi ma
non l'hanno fatto e
il primo giorno di primavera e
l'ultimo
e la prima riga di questa poesia
e questa riga qui
che state leggendo
adesso.

Traduzione di Tiziano Scarpa


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