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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni pari
 
28 maggio 2000



Emilio Piccolo
Tess, questa è Beatrice

 
Carver, stavo pensando a te
mentre guardavo il mare.
Mi sforzavo di immaginare com’era tess
quando l’hai conosciuta
e luoghi come port angeles e juan de fuca e sky house.
Dovrò venirci, prima o poi,
portare con me tutti i tuoi libri e uno dopo l’altro
abbandonarli ai salmoni e alla corrente del fiume,
perché se ne vadano come sono venuti.
Te lo prometto, verrò.
Ho voglia di capire ciò che va capito,
e di capirlo con gli occhi, e le mani, e il respiro.
Non mi basta più pensare questo o quello,
o stare lì a chiedermi chi ha dormito nel mio letto.
E fa nulla se tess non vorrà darmi credito
o mi farà aspettare d’aver potato le rose.

Ehi, amico, hai cambiato qualcosa, mi pare, nella mia vita.
Ora le mie mani voglio toccare ciò che gli occhi vedono.
E i miei occhi guardare ciò che le mie dita sfiorano.
E questa è la mia pelle. Questi i miei sogni.
E questo l’ordine antico e feroce delle cose
che nemmeno la poesia può farci qualcosa.
Qui, mi dico, è la mia vita. E non c’è altrove
dove sprecarla o goderla.
Ma qualche volta me ne dimentico e prendo nota
di tutti i dettagli che non tornano.
Divento serio, e rigoroso, fino a farmi male.
Ma poi guardo i tuoi libri e mi ripeto: tanto c’è Carver.
E riesco persino a mandare giù
questa cosa imbarazzante d’essere innamorato a mezza età.
E ad essere tenero con me e a dirmi:
vecchio pazzo, vecchio e pazzo,
ma cosa è questa cosa di vivere scrivendo.
Di te diranno che non sei originale.
E hai confuso letteratura e vita.
E non sei buono per il mercato.
Bene, carver,
i pettegolezzi non mi interessano.
Ho ancora da lavorare sette giorni la settimana
ed essere così preciso da omettere tutto ciò che va omesso.
Da fare i conti con la paura
che ciò che amo sia letale per quelli che amo.
E raccontare a mio figlio che le cose hanno un sapore dolce
solo se hai il buon gusto di non pensare che stanno lì per te.
Poi sarò pronto per il resto,
basta che fumo e alcol me ne lascino il tempo.
Ma ce la farò, vedrai. E verrò a sky house,
dove i due fiumi confluiscono nel mare.
Avrò la mia donna con me.
La presenterò a tess:
tess, questa è Beatrice.


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