VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni pari
 
24 giugno 2000



Emilio Piccolo
Commercio

 
Breve il giorno e breve l’anno.
Bene, e allora?

Potevo morire quel giorno
che avevo trentanni e non sapevo
che ci vogliono molte più pastiglie per farla finita.
Da allora ho campato diciottoanni
sopravvivendo alla mia morte.
Ho fumato, bevuto,
e reso pieni e vuoti i miei giorni a seconda dalle circostanze.
Sicuro di non poter morire una seconda volta.
Né mi importava se i capelli diventavano bianchi
e da 67 chili ero arrivato a pesarne 85.
Ho avuto un figlio
e la pazienza di amare e scoparmi una o più donne
e non amarle e non scoparle più.
Ho visto il mondo cambiare e restare sempre lo stesso.

Potevo morire quel giorno
che avevo trentanni e non sapevo ancora
che la morte non è per i buffoni.
Da allora mi sono svegliato
puntualmente ogni giorno alle 6.30.
Ho smesso di leggere e di scrivere.
Ho smesso di chiedermi
cosa ci fanno le formiche d’estate nella mia cucina.
Una volta al mese, ogni mese,
il primo mercoledì,
ho assolto al mio obbligo
di credere in qualcosa.
Non ho mai sentito
che dio stesse lì ad ascoltarmi.
In verità ho sempre parlato da solo. E ho finito per tacere.
Per svegliarmi ogni giorno alle 6.30.

Potevo morire quel giorno che avevo trentanni:
Ne ho vissuti altri.
Per essere pronto a fare quello
che avrei potuto fare anche a trent’anni.


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