Non
longum
faciam: dum tu quadrante lavatum
rex ibis
neque te quisquam stipatur ineptum
praeter
Crispinum sectabitur, et mihi dulces
ignoscent,
siquid peccato stultus, amici,
inque vicem
illorum patiar delicta libenter,
privatusque
magis vivam te rege beatus.
Non tiriamola
per le lunghe: mentre tu da gran re
te ne vai
ad un qualunque bagno da tre soldi,
costantemente
seguito da quel bonaccione di Crispino,
senza che
altri ti affligga con la sua presenza,
ed i miei
cari amici mi faranno venia per qualche stolto peccato,
ed ancora
in cambio io perdonerò loro altre sciocchezze commesse,
ti garantisco
che io, in privato, vivrò più felice di te,
che sei
un re.
Traduzione
di Antonio Spagnuolo