VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio e Andrea Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Per Emilio

Picche


   

1. Il Silenzio (Edgar Lee Master)
2. Wish you were here (Pink Floyd)
3. Ultima lettera al figlio (Nazim Hikmet)

1. Il silenzio (Edgar Lee Master)

Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare
e il silenzio della città quando si placa
e il silenzio di un uomo e di una vergine
e il silenzio con cui soltanto la musica trova linguaggio
il silenzio dei boschi
prima che sorga il vento di primavera
e il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanza
e chiedo per le cose profonde a che serve il linguaggio
un animale nei campi geme uno o due volte
quando la morte coglie i suoi piccoli
noi siamo senza voce di fronte alla realtà
noi non sappiamo parlare
un ragazzo curioso domanda a un vecchio soldato
seduto davanti alla drogheria
dove hai perduto la gamba?
e il vecchio soldato è colpito di silenzio e poi gli dice
me l'ha mangiata un orso
e il ragazzo stupisce
mentre il vecchio soldato muto rivive come un sogno
le vampe dei fucili
il tuono del cannone
le grida dei colpiti a morte
e se stesso disteso al suolo
i chirurghi dell'ospedale
i ferri
i lunghi giorni di letto
ma se sapesse descrivere ogni cosa
sarebbe un artista
ma se fosse un artista
vi sarebbero più profonde ferite che non saprebbe descrivere
c'è il silenzio di un grande odio
e il silenzio di un grande amore
e il silenzio di una profonda pace dell'anima
c'è il silenzio degli dei che si capiscono senza linguaggio
c'è il silenzio della sconfitta
e il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti
e il silenzio del morente la cui mano stringe subitamente la vostra
c'è il silenzio che interviene tra il marito e la moglie
c'è il silenzio dei falliti
il vasto silenzio che copre le nazioni disfatte e i condottieri vinti
c'è il silenzio di Lincoln che pensa alla pov
ertà della sua giovinezza
e il silenzio di Napoleone dopo Waterloo
e il silenzio di Giovanna d'Arco
che dice fra le fiamme gesù benedetto
e c'è il silenzio dei morti
se noi che siamo vivi non sappiamo parlare di profonde esperienze
perché vi stupite che i morti non vi parlino della morte?
il loro silenzio avrà spiegazioni quando li avremo raggiunti

 

 

2. Wish you were here (Pink Floyd)

So, so you think you can tell Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?

And did they get you trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
And did you exchange
a walk on part in the war
for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground.
What have we found?
The same old fears,
wish you were here.

Vorrei fossi qui (Pink Floyd, traduzione a cura di Andrea Piccolo)

Così, così credi di saper distinguere il Paradiso dall'Inferno,
cieli blu dal dolore.
Sei capace di distinguere un prato verde da una fredda rotaia d'acciaio?
Un sorriso da un velo?
Pensi di saperli distinguere?

E ti hanno portato a barattare i tuoi eroi con dei fatasmi?
Ceneri calde con alberi?
Aria calda con fresca brezza?
Un freddo benessere con il cambiamento?
E hai scambiato un ruolo di comparsa in una guerra
per un ruolo da leader in una gabbia?

Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui.
Noi siamo solo due anime che nuotano in una palla per pesci,
anno dopo anno,
correndo sopra lo stesso vecchio suolo.
Cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie lacrime,
vorrei fossi qui.

 

 

3. Lettera al figlio (Nazim Hikmet)

Da una parte
gli aguzzini
ci separano come un muro
dall’altra
questo cuore sciagurato
che mi ha fatto un brutto scherzo
mio piccolo Mehmet
forse il destino
non mi concederà di rivederti.
Sarai già un ragazzo
biondo, snello, alto di statura
tale e quale una spiga di grano
come una volta lo sono stato anch’io;
i tuoi occhi infiniti, come quelli di tua madre
quello strascico amaro di tristezza
che alle volte li assale,
quella tua fronte chiara e senza fine
e quella bella voce
-in confronto la mia era davvero atroce-
Le canzoni che intonerai
spezzeranno i cuori,
sarai anche un brillante oratore
-in questo me la cavavo anch’io
quando ancora la gente non mi irritava i nervi-
dalle tue labbra colerà copioso tanto miele.
Ah, mio piccolo Mehmet
quanti cuori ruberai!
E’ difficile allevare un figlio senza padre
non rendere più duro il compito a tua madre
io di gioia non gliene ho potuta dare
dagliene tu per me, ti prego.
Tua madre
forte come la seta
tua madre
che sarà bella anche all’età delle nonne
come il primo giorno in cui la vidi
quando aveva diciassette anni
sulla riva del Bosforo…..
Non ho paura di morire, figlio mio;
però malgrado tutto
a volte quando lavoro
trasalisco di colpo
oppure nella solitudine del dormiveglia
contare i giorni è difficile
non ci si può saziare del mondo
Mehmet
non ci si può saziare.
Non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure come un turista
nella natura
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano al mare alla terra
ma soprattutto all’uomo.
Senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che soffre
dell’animale infermo
ma senti innanzitutto
la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestri
ti diano gioia
che ti dia gioia l’ombra
e anche il chiaro di luna
che le quattro stagioni
ti diano gioia
ma che soprattutto la gioia dell’uomo
ti dia gioia.
E’ un bel paese, la Turchia
tra tutti i paesi della terra
i suoi uomini
sono di buona lega
sono lavoratori
pensosi e risoluti
e atrocemente miserabili.
Si è sofferto
e si soffre ancora
ma il futuro sarà senz’altro luminoso.
Lo costruirai tu stesso
insieme al nostro popolo
lo vedrai coi tuoi occhi
riuscirai a carezzarlo con le mani.
Mehmet, forse morirò
lontano dalla mia lingua
dalle mie canzoni
lontano dal mio sale e dal mio pane
con la nostalgia di tua madre e di te
del mio popolo e dei miei compagni
ma non in esilio
non in terra straniera
morirò nel paese dei miei sogni
nella bianca città dei miei giorni più belli.
Me ne vado
ma sono calmo
la vita che si disperde in me
si ritroverà in te
per lungo tempo
e nel mio popolo per sempre.

 

 



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