VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Dediche

a Beatrice


Congedo
di Emilio Piccolo

   
Vecchia Beatrice tu vai ad appassire
e io voglio parlarti seriamente

la tua vita è stata un rosario di melanconie
non un sogno per cui vivere o morire
appena la rassegnazione da spartire
e io voglio parlare del tuo dolore
dell'unico dolore
che fabbricò la nostra passione senza sapere come

prendi questa mano d'uomo che pare di bambino
nelle tue spigolose di anelli e irrequiete come i tuoi occhi
strofina le tue dita ossute e la pelle ruvida
nell'impudica tenerezza delle mie mani di poeta

ascolta donna di saggezza
io credo in ciò che non sono ancora
credo in ciò che non vedrò mai

ma tu non pregare il tuo dio assassino
che per tutta la vita ti ha chiesto di appassire
non chiedere clemenza alla vecchiaia
per vede tacere il tuo desiderio
la vita è sorda e in te comanda il buio
soprattutto avrai una lenta agonia
lo giuro per l'esatta dimensione di ciò che scrivo
i nostri figli tutti leggeranno
appassisci in pace donna di saggezza

vai ad appassire vecchia Beatrice
trenta denari di ricompensa
faranno rumore discreto nelle tue tasche
ogni giorno tutti questi in cui ricorderai

vai ad appassire vecchia Beatrice
sono vuote già le pareti della casa
ora che la morte non è l'unica certezza
e nelle mie inguini l'odia copula con l'amore

i nostri figli costruiti in serie
- siamo stati fatti per questo -
i nostri figli vestiti alla moda
rimpiangeranno le rughe intorno ai nostri occhi
dove sempre trovavano un sorriso
e sarà tutto vecchia Beatrice

la tua vita è stata un rosario di melanconie
non un sogno per cui vivere o morire
appena la rassegnazione da spartire
la tua vita è stata triste vecchia Beatrice

quando l'odore del mio patchouli
irrigidsce le tue mascelle nel rifiuto
quando il tuo corpo di perpetua sguattera
assorbe l'odore non innocente della tua tristezza
pensa a me...ma non piangere
povera vecchia Beatrice

no non farlo
non pregare il tuo dio assassino
che per tutta la vita ti ha chiesto di appassire
non chiedere clemenza alla vecchiaia
la tua vita è stata onerevolmente vestita di eleganza
e finisce vestita di rinuncia

ma voglio annunciarti
con la voce bassa e virile di chi ha perso tutto
la più rossa e virile delle vendette
voglio giurarlo per l'esatta dimensione
di ciò che scrivo

prendi questa mano d'uomo che pare di bambino
nelle tue spigolose di anelli e irrequiete come i tuoi occhi
strofina le tue dita ossute e la pelle ruvida
nell'impudica tenerezza delle mie mani di poeta

appassisci in pace vecchia Beatrice
appassi in pace donna di saggezza
i nostri figli tutti vivranno il coraggio
lo giuro


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