VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Marisa Papa Ruggiero
Nota biobibliografica

   
Singolare infinito
Angolo giro
Singolare infinito
Alzarsi per ricadere
Il colore del volo 
La nascita nuova
Neuma leggero danza
Passi che non risuonano
Come a sfiligranare fughe
Cerchi d'acqua

1. Singolare infinito

Nel brulichio variegato che tutto occupa
dove la forma e il suono si toccano
gravita in ampolla galleggiante
una spina d'incognita
(un'ansia antecedente ad ogni voce)
in attesa dell'aerea congiunzione
che testimoni presenza di luce
di là del moto indistintamente ronzante
ed inneschi il contatto
al centro del senso
per essere inseminata dal verso:
appena un esile nervo che esplode
evocato da un soffio
o incisione nell'aria
vergata da inchiostro
invisibile.

da "Limite interdetto",  Ripostes,  Salerno-Roma,1993

2. Angolo giro

Spigolo che si apre
ruotando su se stesso
in lotta sul quadrante
gira tutti i suoi gradi
trafitti alla parete

sul respiro che oscilla e danza
in atomi di quarzo
segnando l'adesione sulla pelle

con l'ala di metallo
entro l'angolo giro che si compie
in fuga sullo zero...

e si serra all'approdo
la Figura:
dal suo cerchio non esce:
vi si inscrive.

3. Singolare infinito

Con la carta che manca
punta in gioco
un presente prossimo venturo
o un singolare infinito
                     per vivere un solo attimo
in un punto della mente
il tassello mancante
dipinto in anamorfosi

sul versante esatto dell'occhio
che strappa il guinzaglio
e si sporge a incontrare
                    lo scatto d'istantanea
sul volto di Psiche
per vedersi.

4. Alzarsi per ricadere

Alzarsi per ricadere,
la luce che spinge il buio
gira i fianchi del sonno,
senza ironia slacciarsi
una scarpa,vorresti piangere
si piange per povere cose

il pianto che nessuno sente
s'è invecchiato addosso
come il pigiama del malato,
i gradi del pianto corrono ad allungarsi

all'infinito offrirsi

Ad un non sguardo

Sulla cresta di ore ossute
e sangue lava la mano
a nuovo sangue
e si spoglia il richiamo
dal suo ramo:
dallo sguardo si stacca
                    Chi lo ferma?

CHI ASSOLVE CHI ?

5. Il colore del volo

Un nervo amputato di colore
annuncia il grigio di turno
senza il salto di sterpi senza
l'ostaggio più affilato
che passa nel cerchio di fuoco

mentre tutto all'indietro scivola
assimilato al fondale dipinto
per uccelli che beccano
l'abbaglio

e si slega intimamente si slega
il disegno
tra foschie senza autore
che macchiano la scena

ma la scena è più oltre,è appena
un'ala nel blu che sogna
la gestazione lentissima
del volo.

6. La nascita nuova

Chi scolpisce
l'interno della statua
e scava gallerie notturne...

Nei solai della mente fiori di lava
avvampano
e sono dita invisibili
di una segreta nascita:

c'è un punto di fusione più fondo più
al limite
sul timer gigante
verso il Cenno che viene

che scalzo è in cammino

seguendo l'ombra delle aste erette
che disegnano il tempo
sulla torre solare

salirà l'arco del suono,
lungo l'ascolto che scorre,
dentro la nostra voce
il nostro stesso
cammino.

7. Neuma leggero danza

    Neuma leggero danza
in battiti di quarzo!
                       Viaggiano
                              a spettri luce
               sfere complesse
entro l'interno codice
                      Diorama che ti svolgi
             a giro d'aria
  a strati di memoria,così
                       entrando l'una nell'altra
                               scorrono passando oltre
           le tue forme
                 che s'aprono cadendo
                                            in riccioli di rosa

                   nell'abbraccio del fuoco
       che le sfoglia
    in gestazione lenta

                                 rinascendo

                il lussurioso fiore

delle metamorfosi.

8. Passi che non risuonano

Passi che non risuonano
nell'errante dimora
l'unghia che traccia a vuoto
l'altezza senza volo senza schianto

e questa morte già accaduta
che mi legge dentro

nella corona delle ore fisse
con cui ho macinato essiccato suoni
in canne d'organo dimenticate

solo una soglia
entro me aperta passa nel libro

al richiamo
che cade con me in moto lento

                 ho dato intera la mia forma
entro la veggente sostanza
nel graffito che ha inciso
la domanda
e torna al luogo

nel cerchio aperto di terra
nella radice d'eco ferita

nella pagina segnata.

da "Campo giroscopico", Edizioni Riccardi, Quarto, (Na), 1998

9. Come a sfiligranare fughe

Come a sfiligranare fughe
di richiami - ore di tutti
i quadranti -
per certi cantieri che conosco,
botole semiaperte (ma distratte)
                                             e poi
pareti che si curvano
a onde ma sono
enormi prismi rotanti in balenìo
di denudate facce,come roghi sanguigni
un po' dolciastri
e brevi svoltolano in giù
nei magazzini delle maschere,

le penombre cinesi dietro i corpi,
i giochi avversi
goduti a spicchi entro vecchissime
carte nautiche
                            e all'angolo
il gran silenzio d'acquario
grida il vuoto
dove ancora,in discesa lenta
nel mio orologio a sabbia
tutto ti scorgo
                            finchè
a una luna smagrita al neon
- spaccata in due - vado
a un ritorno
(qualcuno chiama)
perdo la chiave.

da "Origine inversa" - Alfredo Guida Editore - Napoli,1995

10.  Cerchi d'acqua

Per essere più vicino
a ciò che si perde
il Coltivatore della Memoria
aprì diametri attorno al sasso
scendendo al buio delle acque
dove vide se stesso
nel libro in cui disparve

e vi perse i gioielli
                          Custodì il libro
la trasfusione necessaria
di una sola vera parola
e vide unghie di sabbia
e vide dita serrare a pugno

l'Ostrica Favolosa.


Marisa Papa Ruggiero

Marisa Papa Ruggiero vive a Napoli, ha insegnato nei Licei e collabora a riviste di ricerca letteraria. E' stata redattrice di Oltranza e di Risvolti.
La sua attività creativa è documentata in diverse pubblicazioni antologiche e in riviste. Alla poesia lineare alterna quella visuale ed ha partecipato a letture e mostre. Ha pubblicato:"Terra emersa"(1991); "Limite interdetto" (Ed. Ripostes 1993); "Origine inversa" (Ed Guida 1995); "Campo giroscopico" (Ed. Riccardi 1998);"Persephonia" (Ed. Manni 2001); "Oblique ubiquità" ( in "Locus solus" Ed. Riccardi 2003); "Il passaggio dei segni" (Ed. Socrate 2003); e in prosa: "Le verità bugiarde" (Il Laboratorio - Le Edizioni 2008).


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