VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Ariele D'Ambrosio

   
1. Ecco i vivi
2. La scogliera ci distrae il mare
3. Siamo stati già detti
4. alla piazza S. Arcangelo a Bajano di Forcella
5. all’ITALSIDER di Bagnoli
 
 

1. Ecco i vivi

ecco i vivi
che cercano di amare
tra formule e ossidrili
e montagne ioniche
spalmate in liquide muffe d’infinito

i malati sono sonni
che guardano diversi
parlano vulve e priapi feriti
nel cuore ancora rosso
grigio di cervello
dove i colori attraversano macchie
che i desideri sgretolano
lasciando pause di silenzio

contano la terra
adesso
anche il cielo
si cerca  l’ordine che lavi le mani
e nei pensieri confusi
c’è tutto quello che amiamo
tutto quello che è grande
per essere amato
cara
ora è tardi
ti bacio
 

2. La scogliera ci distrae il mare

la scogliera ci distrae il mare
e s’allunga di binario
parallelo all’orizzonte
le nuvole son foglie
che cadono nei pozzi
a guardare il mare di sotto

un vetro azzurro di finto cielo

quando rompiamo
coi nostri sensi i quadrati
resterà sempre
il ricordo dei treni
e poi
cosa dirò a mia figlia
che le barche non son barche
e l’uomo non è un uomo
cosa dirò
quando il silenzio
aumenterà i presagi
ed io stesso
sarò un pieno silenzio

inseguirò i quadrati
accarezzando gli angoli
e chiamerò mia figlia
per dirle
se la scogliera è ferma
se le nuvole son ferme
e le foglie son poggiate
sui bordi dei pozzi

3. Siamo stati già detti

siamo stati già detti
scritti sui muri muti
a riempire le cose
che fanno crescere il mondo
noi lo diciamo
sapendo che un grido
è solo un richiamo

nel sapore verde di un filo di farfalla
 

4. alla piazza S. Arcangelo a Bajano di Forcella

in questa piazza di popolo
con la sua statua d’immondizia e fumo
al centro delle branchie
spalancate dall’allegra svagatezza
che s’inerpica tra voci ed assenze
chiude finestre ed angoli
tra padri tatuati di galera
bruschi nelle rughe
negli occhi rozzi di braccia e d’omicidi
vecchi più del necessario
non ci fanno affacciare
e ci chiudono inermi
nella violenza di manicomi usati
 

5. all’ITALSIDER di Bagnoli

negli scoppi di notte all’orizzonte
rosso bagnoli
è un altoforno chiuso dalle crepe
contratte nella voce
assai più lunga
d’una lupara bianca a canne mozze
raffreddata su volti senza naso
incaprettati al fuoco di acidi dissolti
su griglie immense
ruminate in guerra dagli affari  

Al di là delle ideologie e delle ragioni dell’economia che hanno portato alla chiusura dell’ITALSIDER di Bagnoli, ho sempre pensato che il lavoro e le classi sociali che lo rappresentano, specie le più coese, restino l’unico baluardo veramente efficace alla delinquenza che si organizza.


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